ASSOVIAGGI-CST, PROSEGUE RIPRESA IN AGENZIA,
Ma è lieve rallentamento per ponti primaverili: - 2,8% di richieste sul 2023. Ancora in salita le tariffe dei fornitori di servizi: +18% negli ultimi 12 mesi. Polizze di viaggio in aumento del 26,7%.
Rebecchi: “Intercettiamo un segnale di crescita della domanda ma attenzione ad ulteriori aumenti dei costi dei servizi turistici, potrebbero inibirla”
Prosegue la ripresa in agenzia: il nuovo anno inizia con sprint per le agenzie di viaggio, con un volume d’affari in crescita del +8,9% nel primo trimestre del 2024 rispetto a gennaio-marzo dello scorso anno. Inflazione ed instabilità geopolitica in corso non hanno scoraggiato le partenze, così come gli incrementi tariffari che hanno comunque segnato un aumento del +18% negli ultimi 12 mesi. Le agenzie del Centro Italia e del Nord Ovest hanno segnalato gli incrementi più consistenti di fatturato (+9,8%) e (+9,0%) mentre i viaggi intercontinentali e le crociere guidano il trend positivo del settore. Ci si rivolge ai servizi del turismo organizzato soprattutto per le garanzie di tutela e assistenza: nell’ultimo anno le richieste di acquisto di polizze viaggio sono aumentate mediamente del 26,7%. Le mete estere sono tra le preferite, con al primo posto l’Europa. Non mancano le richieste per le destinazioni italiane. E per le prenotazioni dei ponti primaverili si evidenzia un lieve rallentamento del mercato: le richieste registrano il -2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.
È questa la sintesi che emerge dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per Assoviaggi Confesercenti, su un campione di 769 agenzie di viaggio.
Complessivamente, il risultato del trimestre sembra soddisfare soprattutto le agenzie dettaglianti: dalla rilevazione emerge che una quota rilevante di clientela ha modificato comunque scelte e comportamenti di acquisto, ma in generale chi si rivolge alle imprese del turismo organizzato è alla ricerca di proposte esclusive, mirate e che rispondano all’esigenza del cliente. Il 63,7% del campione ha segnalato, infatti, un trend di aumento delle richieste di viaggio, contro l’11,3% di segnalazioni di diminuzione e il 24,2% di stabilità, mentre solo uno 0,8% non ha saputo fornire un’indicazione. La variazione stimata è del +8,9% del giro d’affari, con risultati migliori registrati nelle regioni del Centro Italia e del Nord Ovest. Un andamento positivo, trainato dalle richieste di pacchetti e soggiorni che hanno contribuito al fatturato totale con una quota di circa il 75% e che conferma la capacità del settore di attrarre segmenti di mercato sempre più ampi, anche tra i target più giovani, in quanto attenti alla qualità dei servizi, alle garanzie di assistenza e più in generale alle diverse forme di tutela del consumatore. Infatti, dall’indagine è emerso che nell’ultimo anno le richieste di acquisto delle polizze viaggio da parte della clientela sono aumentate mediamente del 26,7%.
Gli aumenti tariffari dei fornitori di servizi e le ripercussioni sul settore. Certamente, però, oltre alle preoccupazioni per le tensioni geopolitiche, la questione degli aumenti tariffari applicati dai fornitori dei servizi rimane una delle principali preoccupazioni del comparto: i rincari hanno raggiunto valori medi del +16% negli ultimi 12 mesi. I rincari dei prodotti energetici hanno spinto al rialzo le tariffe dei servizi di trasporto che hanno registrato aumenti del 27%, ma anche i servizi di alloggio e ristorazione sono saliti in media del 22,3%. E sicuramente le ripercussioni sono arrivate anche sul mercato, visto che il 10,9% del campione ha percepito una flessione delle richieste, il 64,7% ha segnalato un comportamento di acquisto molto più prudente e selettivo rispetto al passato, mentre il 24,4% non ha registrato nessuna conseguenza sull’andamento delle richieste. In questa direzione, dall’indagine emerge che per il periodo dei ponti primaverili si è registrato un lieve rallentamento del mercato: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le richieste rilevano un calo del -2,8%. Sensazioni positive sul trend sono state espresse dal 16,8% degli imprenditori, contro il 41,2% di indicazioni di stabilità e il 37,8% di diminuzione.
Le tipologie di viaggio maggiormente richieste. I viaggi intercontinentali, individuali o di gruppo, hanno trainato le richieste del periodo (66,4%) mentre le crociere rimangono una tipologia di viaggio particolarmente apprezzata dagli italiani (47,1%). Numerose anche le richieste per i viaggi esotici con soggiorni nei mari caldi (38,7%) e per le capitali europee (37%). Molto bene anche i viaggi verso le destinazioni balneari del Mediterraneo (26,9%) e italiane (21%) e le principali città d’arte (21,8%), mentre nel corso del trimestre è aumentata anche la domanda del business travel (14,3%) e del turismo scolastico (10,1%).
Le aree-destinazioni preferite. Esaminando nel dettaglio le richieste del periodo, le destinazioni estere risultano le mete preferite dagli italiani ed in cima alla lista delle richieste di viaggi troviamo l’Europa (58,8%) seguita dal Nord America (47,9%) Africa (44,5%) e Medio Oriente (21%). Non è mancato l’interesse per le destinazioni del Centro/Sud America (12,6%) e per i paesi dell’Asia orientale e del sud-est asiatico (12,6%). Infine, non particolarmente elevate ma comunque rilevanti, le richieste per le destinazioni italiane (37%).
“Nonostante le tensioni geopolitiche e l'inflazione che auspichiamo prosegua il suo percorso di rientro in maniera più decisa insieme alla diminuzione dei tassi di interesse attesa entro giugno - afferma Gianni Rebecchi presidente di Assoviaggi - intercettiamo un chiaro segnale di crescita della domanda da parte dei viaggiatori che sono alla ricerca di un prodotto selezionato e su misura, di consulenza professionale per riuscire a districarsi nella giungla delle tariffe e dei visti per accedere ai paesi di destinazione, e di consigli per polizze assicurative che rendano l'acquisto ed il viaggio sereno e garantito. Attenzione però che, in questa fase di mercato, non possiamo più assistere ad ulteriori aumenti dei costi sui servizi turistici perché potrebbero seriamente inibirla".